domenica 18 settembre 2011

ASSIGNMENT 6-BIS / PUBMED come si può usare

Questo speciale motore di ricerca consente a uomini di scienza, ricercatori, medici, insegnanti e studenti, ma anche a chiunque sia motivato nel farlo, di esplorare il vastissimo orizzonte di conoscenze che offre la letteratura biomedica, con l'obbiettivo di consolidare i concetti e colmare eventuali lacune attraverso la consultazione di documenti che costituiscono le pietre miliari di determinati assiomi scientifici, oppure di mantenersi aggiornati sulle novità in ambito terapeutico e farmaceutico, nonchè sulle moderne apparecchiature a disposizione del personale ospedaliero..Essenziale sia  per tenere lezioni al passo con le recenti scoperte, sia per sviluppare, in tutta sicurezza sull'attendibilità delle fonti, elaborati e tesi di laurea.
Viste le premesse, la mia "indagine" personale si attesta su livelli decisamente meno impegnativi, tuttavia mi è servita per applicare i suggerimenti contenuti nei tutorial del professore ed entrare a piccoli passi nella realtà di PubMed.

Lo scorso mese mi sono appassionata alla lettura di un commovente romanzo, che racconta la storia triste e crudele di una facoltosa insegnante di neuropsicologia all'Università di Harvard, in Massachusetts, cui viene diagosticata una forma presenile di Alzheimer. Il decorso della malattia porta ad un inesorabile tracollo delle sue capacità mentali. "Perdersi", resa in italiano del titolo originale "Still Alice", oltre che coinvolgere dal punto di vista emotivo, tratta la patologia analizzandone attentamente tutti gli stadi di degenrazione in termini biochimici e specifici, cosa che non può lasciare indifferenti noi studenti di Medicina, ovvio. Per conferire credibilità alle sue digressioni Lisa Genova, autrice del libro, si avvale della sua esperienza professionale in neuropsichiatria e, titolare della stessa cattedra della protagonista, nella medesima università, segue nel dettaglio l'evoluzione della malattia.

Questo mi ha stimolato ad effettuare la ricerca in PubMed digitando "Alzheimer's disease" nella stringa che compare in alto alla pagina.



La quantità dei risultati ottenuti con un solo click è stratosferica: ben 78 896. Ma molti, ad una prima scorsa, trattano della malattia apparentemente in modo marginale, oppure si soffermano a sviscerare il meccanismo di processi biologici complessi, attinenti ad uno stadio particolare. In realtà, non avendo necessità di addentrarmi così a fondo nell'argomento, decido di imporre alla mia ricerca dei limiti, contrassegnando le caselline corrispondenti agli ambiti entro i quali desidero muovermi:
Dunque indico "humans" per identificare quegli articoli in cui l'oggetto di studio è l'uomo, "english" come lingua di preferenza e l'età dei pazienti affetti su cui sono stati svolti, verosimilmente, dei test clinici.


A dimostrazione di quanto sia complicato trovare al primo colpo quello che ci interessa, mi accorgo, scorrendo i titoli delle pubblicazioni, che non vengono menzionati casi di Alzheimer presenile. Cambio allora strategia, e digito nella stringa principale una nuova parola chiave: "early". Con questo accorgimento, il numero di risultati recuperati dal database si abbassa a 15 805, sempre troppi, ma sicuramente più "mirati".


Il mio obiettivo, tuttavia, era quello (finora implicito) di vedere se, nello sconfinato panorama di risorse rese disponibili da PubMed, ci fosse un qualche documento riconducibile all'autrice del libro. Perciò, mi accingo a sfruttare un servizio ancora più preciso; grazie all'opzione "Advanced" posso confezionare, nel SEARCH BUILDER, una richiesta maggiormente articolata: al tema base dell'indagine affianco informazioni che vi siano correlate, scegliendo tra gli ambiti proposti: autori, editori, titoli di giornali.


Scrivo il cognome dell'autrice seguendo le istruzioni del tutorial, per scrupolo aggiungo anche Harvard, e lancio la nuova domanda. Pressocchè istantaneamente, si apre la pagina con l'abstract di un programma in Neuroscienze le cui "coordinate" rispondono proprio alla mia richiesta: scritto da Genova L., Università di Harvard, Boston, Massachusetts. Incredibile la portata, l'estensione degli archivi di questo motore..uno strumento davvero miracoloso!!


Effettuare un'indagine di questo tipo comporta un briciolo di attenzione in più da rivolgere alla struttura del testo, per individuare a colpo d'occhio se l'articolo appartiene o meno a una specifica rivista, ad un autore ecc. In genere, l'impostazione della pagina appare così:


Purtroppo però, il documento che ho aperto non è accessibile, non posso perciò cimentarmi in una lettura integrale. 
Decido quindi di ripartire da  zero, orientandomi verso il "treatment" dell'Alzheimer, ossia le terapie oggi in uso, tematica anche questa affrontata nel romanzo.        

 Stavolta non punto ad avere dei risultati precisi, semmai voglio vedere in che forma si presenta un qualsiasi testo accessibile.    Lo trovo, notando l'icona allungata in alto a destra:

 L'abstract che scelgo ha pure il pregio di essere organizzato in maniera rigorosa, come richiede la stesura corretta di una sperimentazione scientifica: vi sono descritte le condizioni di partenza, i metodi usati e i risultati, per finire con le conclusioni. Un click su "free access" basta per visionare l'intera pubblicazione. 


Sapere, a grandi linee, come funziona PubMed è un'esperienza gratificante!! Mi ha fatto sentire meno persa e scoraggiata del solito nella navigazione sul web. Un punto di riferimento in più! :)

lunedì 29 agosto 2011

ASSIGNMENT 6 / PUBMED e la letteratura scientifica

Incredibile ma vero, già conoscevo questo servizio web prima che il professore ce ne spiegasse funzione e utilizzo, merito del passaparola tra "apprendisti" medici...;) Si tratta di un aggiornatissimo database, gestito da due enti, la U.S. National Library of Medicine e il National Institutes of Health, dove sono archiviate oltre 20 milioni di citazioni relative alla letteratura biomedica; le informazioni raccolte provengono da svariate fonti, clinical trials, editoriali, riviste, congressi scientifici e chi più ne ha, più ne metta. 

PubMed può quindi definirsi un motore di ricerca avanzato e specifico, pari a Google in semplicità d'applicazione, superiore in affidabilità. Senza nulla togliere alla qualità delle informazioni trovate navigando con l'ausilio del secondo, infatti, i papers che compaiono su PubMed, in quanto documenti ufficiali accreditati, hanno obbligatoriamente subito in precedenza una rigorosa revisione da parte di specialisti del settore, sistema questo noto come "peer-reviewing". Tale processo richiede tuttavia tempo, e l'accuratezza dei referi nella correzione dei testi si paga in termini di tempestività della stampa.


Anche se molte pubblicazioni non sono accessibili  nella loro interezza e richiedono un abbonamento per poter venire liberamente consultate, alcune risultano invece aperte e disponibili in formato pdf, per esempio, cosa che permette al lettore di scaricarle e salvarle sul proprio pc. Ciò dipende dalla politica adottata dalla "casa editrice" cui l'articolo in questione fa riferimento: se i lavori da quest'ultima acquisiti sono destinati a un pubblico circoscritto, noi comuni mortali saremo costretti a sborsare (ma dai?!) quattrini per assurgere allo status necessario che ci conferisca la facoltà di leggerli...

Qui subentra la diatriba sul copyright, i diritti d'autore che, sebbene ideati con l'intento di tutelare chi sulla composizione ha effettivamente lavorato, nella pratica di tutti i giorni passano senza troppe cerimonie nelle mani degli intermediari che hanno "cura" di diffondere tali ricerche, studi e scoperte.
C'è chi si contenta di aver contribuito all'accrescimento del patrimonio culturale pubblico e chi sopperisce a queste nobili soddisfazioni coi proventi che ne derivano.  Che si speculi pure sulla divulgazione scientifica non desta certo meraviglia!! Quello che mi domando, da ignorantissima in materia, è: di quanto viene gonfiato il guadagno dell'editore su una pubblicazione che si rivela fondamentale nel proprio campo di ricerca rispetto a quello che gli spetta? E di quanto, parimenti, gioverà il ricercatore? Magari quest'ultimo sarà felice di farsi una reputazione, un nome insomma, e forse gli basterà. Ma perchè all'imprenditore il giusto corrispettivo al proprio ufficio sembra non bastare?
Forse perchè lo spirito insito a ciascuna professione spinge ad agire in un modo piuttosto che in un altro. Forse perchè tutti abbiamo bisogno di tutti e per convivere bisogna scendere a patti. Forse perchè il termine "giustizia" è flessibile, e in ogni situazione, paese, momento storico, classe sociale assume un valore diverso. E forse questo è un bene...o no?
Beh, adesso basta con le domande retoriche..:) passiamo all'azione. ;D

martedì 16 agosto 2011

ASSIGNMENT 3 / COLTIVARE LE CONNESSIONI

Essere affetti da BRADIPOSI, come mi piace chiamare la "sindrome della lentezza cronica", non ti rende la vita facile.. specie quando, alla tua di lentezza, si somma quella del pc che s'impalla ogni 3 sillabe che componi.. Attardarsi a commentare il pamphlet del professore poteva essere potenzialmente moooolto rischioso, invece con mia grande sorpresa, ancora adesso, a distanza di 3 mesi e poco più, ho tuttora fissati in mente due concetti, belli nitidi e chiari:
  1. che sono l'incarnazione vivente di quanto più negativo ci possa essere nella "scolarizzazione" della cultura;
  2. che internet è un mezzo favoloso per superare i limiti, di qualsiasi natura essi siano.
In merito al primo punto, non sò ancora se la pressocchè totale approvazione di tutto ciò che ho letto nell'articolo sia indice di elasticità mentale e apertura alla modernità, quindi da valutare in maniera positiva, o piuttosto una completa assenza di senso critico, alternativa questa abbastanza preoccupante.

Non intendo imputare agli insegnanti la colpa di questa situazione, sarebbe troppo comodo; inoltre, ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso scolastico professori che, alla fine dei conti, erano brava gente sul serio, semplicemente troppo "indaffarati" per avanzare, da soli, un'iniziativa di radicale cambiamento del sistema educativo; ricordiamoci che c'è un programma da seguire, sempre troppo esteso rispetto al tempo a disposizione, orari a cui adeguarsi.

Ci vogliono sensibilità, tanto coraggio e determinazione per affrontare certi cambiamenti, bisogna uscire dagli schemi, ma anche saperlo fare. E non intavolo l'apologia degli insegnanti per arruffianarmi la categoria, ma perchè ritengo si tratti di persone, ognuna con le sue prerogative, le sue capacità e le sue mancanze, punto.


Innegabile tuttavia, è il profondo senso di sfiducia e fatica percepito ogni volta che sono chiamata a svolgere un compito in maniera diversa dal solito; il mio approccio allo studio è impostato in modo talmente rigido, alle volte quasi "rituale",  che per doverlo modificare dovrei forzarmi, ragionando su i pro e i contro cui andrei incontro ribaltando gli schemi, valutando i mezzi a disposizione, il tempo, il materiale..autoconvincermi che il cambiamento sarebbe la soluzione migliore, che ripetere a voce un paragrafo per volta piuttosto che l'intero capitolo (esempio banale) sarebbe la tattica vincente...non è affatto cosa immediata, anzi! Questo meccanismo richiede un dispendio energetico non indifferente; occorre sfruttare risorse che, affidandosi all'abitudine, non si consumerebbero!


Stiamo parlando di limiti; e questo è il tema che fa da ponte al secondo discorso.
 La prima cosa che mi viene da dire, sarò scontata o assurda, fate voi, è che il corpo stesso, in termini spicci, sia di per sè un rallentatore biologico del pensiero: non vi è mai capitato di avere perfettamente delineata nella vostra testa un'idea, un puzzle composto da facce, parole, condizioni di causalità, luoghi fisici o temporali, ricordi ben relazionati tra loro da precise connessioni? ecco, allora non avete provato, al momento di dover impugnare la penna prima del tema, oppure in occasione di un'interrogazione in classe,  tentando di emettere un qualche suono articolato, una sensazione di blocco? Uno scalino da saltare? C'è chi lo affronta in modo rapido, chi meno.
Come non bastasse, esistono molteplici fattori da cui questo ostacolo può essere rafforzato: la timidezza, per elencarne qualcuno, l'isicurezza o la valutazione esterna della proprio aspetto come non propriamente gradevole costituiscono inevitabilmente degli "inibitori" della libertà espressiva, atteggiamenti che possono precluderti occasioni, esperienze emotive e di crescita, vuoi perchè si evita di mettersi in gioco, vuoi perchè sono gli altri ad emarginarti. Dai piccoli difetti, come la balbuzie, attraverso la dislessia, fino agli handicap più gravi, quali per esempio la cecità, tali impedimenti giocano un ruolo purtroppo determinante nella maturazione dell'individuo, della sua abilità comunicativa e, non meno, della sua voglia di esprimersi.




La società contemporanea si fonda sull'assunzione di ruoli precisi da parte di ciascuno; in tale contesto, è evidente e concesso che perfino l'essere maschio o femmina condizioni la tua vita. Se non ci si attiene al "registro comportamentale" assegnatoci diventiamo strani, diversi, fastidiosi "outsider". Siamo costretti in un sistema gerarchico, per lo più immobile.

Beh, internet sta sopra a tutto questo: non solo esula confini fisici e geografici, contingenze e barriere spazio-temporali (puoi contattare chiunque, in qualsiasi posto della terra, a qualsiasi ora del giorno e della notte senza risultare molesto :P) , ma ti offre anche l'opportunità di mostrarti per quello che vali (citazione dal testo):
"non conta chi sei, ma cosa scrivi. Diciamo che il tuo valore si misura su quello che produce la tua testa."
 Non importa quindi che faccia tu abbia..Finalmente un pò di meritocrazia! A proposito, sono rimasta insieme colpita e soddisfatta leggendo la "Dichiarazione di Indipendenza del Cyberspazio", di cui ignoravo l'esistenza :).


Certamente è lecito obiettare: ma quelle amicizie nate in rete possono sostituirsi, o per lo meno paragonarsi, a una relazione a km 0?? Tanti sono scettici, ma è innegabile che, negli ultimi tempi, siano proprio i rapporti di tutti i giorni a inaridirsi.
La discussione sulla qualità delle connessioni intrapresa nel testo da una ex-studentessa , ilariablu, è foriera di riflessioni importanti; dal canto mio, non posso che appoggiare il professore quando testimonia come relazioni instaurate sul web possano rivelarsi addirittura più profonde e soddisfacenti di quelle nella vita "reale", talvolta produttive e stimolanti, poichè basate su una premessa unificante: la condivisione di interessi, passioni, idee. E spesso questi "leganti" sono carenti nella quotidianità, poichè molte connessioni, obbligate o altrimenti casuali, non sono quelle giuste per noi.



Proposito per i prossimi anni: AL BANDO LA PIGRIZIA!! Armiamoci di buona volontà (lo dico più per me che altro!); non conta essere creativi quanto partecipativi; abbiamo a portata di mano l'occasione di arricchirci e di aprirci agli altri, e questo non solo in nome della missione di medico che ci auguriamo d'intraprendere, bensì in quanto uomini, consapevoli di non essere soli al modo, ma parte di una vasta comunità.

back to work


Dopo mesi e mesi di assenza, rieccomi a riempire la home page del blog...eh sì, devo ammettere di non essere stata molto costante nello svolgimento di questa prova, ma diciamo che non ho proprio buttato via il tempo passato fuori dalla "piattaforma"..certo, mi rendo conto che tornare a scrivere adesso, in pieno esodo estivo, quando nessuno avrà sicuramente modo e voglia di collegarsi a leggere/commentare, si discosta un po' dall'obiettivo primario del corso, quello di promuovere la comunicazione e stabilire uno scambio, un confronto con gli altri; è anche vero però, che per fare bene una cosa bisogna sentirsi ispirati..e adesso, terminati gli esami e rigenerata la mente, mi sento ispirata!;)

A mia discolpa :P poi, aggiungo che non sono proprio del tutto scomparsa: ho continuato ad "osservarvi" il meglio che potevo, a leggere i post su Insegnare, Apprendere, Mutare e ad ammirare i bellissimi articoli dei vostri blog (rammaricandomi di non avere ancora portato a termine gli assignment mancanti con altrettanta solerzia..:S ) .


In effetti, sono sempre stata TROPPO lenta..troppo lenta per stare al passo con tutto!! Questo è un po' un fardello che mi porto dietro da ere remote, un limite che tuttavia la vivacità della blogoclasse e la realtà tangibile dell'epoca che stiamo vivendo, coi suoi ritmi frenetici e incalzanti, mi sta spronando a superare..ma questa è un'altra storia, su cui tornerò più tardi, magari...:)


Per prima cosa, ho scoperto (o almeno, CREDO) con immenso (vi giuro!) rammarico, che non è possibile rispondere a commenti fatti su post precedenti all'ultimo pubblicato. Ho tentato invano di ringraziare Giulia per il commento lasciatomi su Musical invasion, ma incaponirsi in ripetuti tentativi non è servito a nulla...perciò mi servo di questo post "amorfo" per dirle che siiii, conosco il musical La Bella e la Bestia, è uno dei miei preferiti e ci sono particolarmente legata da un'esperienza personale...incredibile, anche io sono stata a vederlo nel mese di Novembre dell'anno scorso allo stesso teatro e sono rimasta colpita dalle scenografie fiabesche e dalla sontuosità degli abiti di scena, veramente eccezionali!!
Anche tu Giulia sei appassionata di musical o ti interessava vedere quello in particolare?? in ogni modo, se hai tempo e se ti va, ti consiglio di andare a vedere su YouTube qualche trancio della versione che ne hanno tratto a Broadway..io sono rimasta letteralmente a bocca aperta..;) 

Oooh, ora mi sento meglio..mi dispiaceva troppo lasciare in sospeso quel messaggio!!:D
Bene, questa è soltanto la premessa alla ripresa della mia attività :P, che spero prosegua stavolta senza troppi intoppi!!=)

domenica 3 aprile 2011

ASSIGNMENT 4 / SOCIAL BOOKMARKING

Incredibile l'euforia che si prova quando riesci a concludere qualcosa che prima avresti creduto impensabile!!! Ora, probabilmente vi sembrerò un pò troppo entusiasta, ma per me, che mai avrei immaginato di esplorare le infinite risorse della rete con tanta scioltezza, imparare a utilizzare un social bookmarking ( la mia scelta non poteva che ricadere su delicious, quello mostratoci nel video ) è una tappa formativa fondamentale!!! ;D , anche se lo sbigottimento non è paragonabile alla scoperta degli ingegnosi feed RSS..
Questo perchè un sistema di raccolta degli URL preferiti è già presente, in forma privatizzata, su tutti i broswer in circolazione ed è difficile non averci mai messo mano.


La differenza sostanziale sta nel fatto che l'iscrizione al social bookmarking scioglie i vincoli materiali che impedivano all'utente di ritrovare, effettuando la connessione da altro hardware, la propria lista di siti scelti salvata magari sul computer di casa. In questo modo ognuno è libero, invece, di accedervi direttamente, senza l'estenuante ricorso a "passaggi intermedi" ( vedi dover interpellare i soliti motori di ricerca ) e soprattutto, senza irritarsi nel tentativo di scrivere gli indirizzi web, che puntualmente escono fuori imbrogliati o si cancellano da soli...

 Qui c'è il mio.

Sarò banale dicendo che la possibilità di organizzare l'elenco di bookmarks in base alle proprie necessità, in ordine alfabetico o cronologico, mi è stata di grandissimo aiuto, ma tant'è..almeno sono in grado di visualizzare subito quelli più in alto nella mia graduatoria d'importanza!!

Inoltre con delicious ho potuto salvare tutti quegli url "linkati" dal professore nei daily o nei testi degli assignment che avrebbero potuto farmi comodo in futuro allo scopo di arricchire lo stesso blog, ad esempio dotSUB, con cui posso sottotitolare dei video estratti da musical, oppure MixPod, gentilmente suggeritomi da un compagno di corso per poter aggiungere una selezone di canzoni alla mia homepage. Quando ne avrò bisogno potrò evitare di scorrere a ritroso tutti i post di Insegnare, Apprendere, Mutare o di spulciare nella bacheca dei commenti di altri studenti ...basterà taggare "informatica"...et voilà!-------> meno ore davanti al pc, più tempo a disposizione!

Da non sottovalutare il lato sociale della piattaforma in questione: ho passato delle ore a inserire paroline chiave ( i tag, nel mio linguaggio primitivo! ) nella casella apposita per scoprire quali e quanti altri siti inerenti a quel determinato argomento, di cui io stessa sono in condizione di fruire liberamente, avevano già memorizzato altre persone..fantastico!!! ( ok, mi lascio un pò troppo trasportare )..:D:D

Di una cosa però sono sicura: non vale la pena abbandonare la pratica di certe applicazioni...ti  semplificano davvero la vita!!;)))


sabato 2 aprile 2011

ASSIGNMENT 2 / IL FOGLIO DI LAVORO

Arrancando per star dietro agli esercizi che propone il prof, mi faccio forte del motto "barcollo..ma non mollo" (tristissima, lo riconosco..xD), cercando di mantenere il divario tra la data di assegnazione dei compiti e quella della mia esecuzione nei limiti della decenza...=D=D
Tuttavia devo ammettere che l'attività in GoogleDocs è stata veloce e indolore, il video pubblicato sul blog davvero esauriente e il risultato di grande utilità.
Ecco a voi il famigerato foglio di lavoro .

martedì 29 marzo 2011

ASSIGNMENT 1-BIS / PASSANDO ALLE COSE SERIE

Premetto di essere stata assai facilitata, nell'esecuzione dell'opera ;), dai preziosi consigli di alcune amiche e da numerose capatine nei blog dei compagni più veloci...=P  I sensi di colpa sono tuttavia alleviati dalla consapevolezza che lo stesso professore, nel corso della sua prima lezione, ci avesse caldamente suggerito di sbirciare/scopiazzare  dai "compiti" altrui...beh, io devo dire ho proprio seguito l'insegnamento alla lettera!
So che non mi farà onore, ma devo ammettere che fino a poco fa ignoravo completamente l'esistenza dei FEED RSS :P, queste icone seminascoste nelle pagine web, le quali consentono di restare aggiornati sugli argomenti che più ci interessano attraverso il nostro "aggregatore", nel mio caso Google reader. L'utilità del loro impiego sta nel fatto che non occorra più visitare, giorno per giorno, i siti d'informazione prediletti per controllare se ci siano novità : semplicemente, saranno gli stessi articoli di nuova pubblicazione a raggiungerci!!
Mi sento di consigliare a chiunque questo servizio, del tutto gratuito!, ma soprattutto a chi, come me, tende a "perdersi" nel cyberspazio, senza ricordarsi alla fine di ciò che stava cercando..il risparmio di tempo ed energie è notevole! Tecnologizzarsi un pò non fa mai male...xD
Siccome dei feed che ho aggiunto in fondo alla pagina del blog uno, quello di Repubblica.it, è stato piuttosto quotato dai compagni, e quindi già adeguatamente descritto il procedimento per inserirlo e sottoscriverlo, mi dedicherò alla spiegazione dell'altro, allaRadio.Org, scelto sia per assecondare il mio, ormai palese, pallino per la musica, sia per conformarsi al tema di MusicalMania.
  • TAPPA 1: intanto, colleghiamoci alla homepage del sito in questione; una volta arrivati, è facile notare il simbolo dei feed, in realtà non sempre così evidente.
  • TAPPA 2: cliccandoci sopra, si aprirà una schermata che offre una lista di varie aree macrotematiche alle quali è possibile "abbonarsi", premendo di nuovo il simbolo degli RSS vicino a ciascuna.
  • TAPPA 3: a questo punto, comparirà una finestrina in cui sarà necessario indicare il tipo di aggregatore utilizzato, cliccare su di esso e confermare la nostra decisione.
In alternativa, nessuno vieta di copiare l'URL del feed desiderato direttamente nella casellina "aggiungi un'iscrizione", situata in alto a sinistra del Google Reader. Lo stesso metodo di copia-incolla, inoltre, risulta valido per visualizzare gli aggiornamenti del nostro sito nella pagina iniziale dei blog personali.
A questo scopo, clicchiamo su design, nella barra in alto, e modifichiamo il layout della pagina inserendo un nuovo gadget; tra quelli proposti scegliamo Feed; riempiamo la casella comparsa in automatico con l'indirizzo URL suddetto e infine salviamo le modifiche.
Ora, se tutto è andato bene e qualche santo ci ha assistito nel corso dell'operazione :D, dovremmo avere aperto, nel luogo da noi selezionato, margine o bordo che sia, un "filo diretto" con le informazioni importate dal web. Si, se ce l'ho fatta io..YES, YOU CAN!:)