domenica 18 settembre 2011

ASSIGNMENT 6-BIS / PUBMED come si può usare

Questo speciale motore di ricerca consente a uomini di scienza, ricercatori, medici, insegnanti e studenti, ma anche a chiunque sia motivato nel farlo, di esplorare il vastissimo orizzonte di conoscenze che offre la letteratura biomedica, con l'obbiettivo di consolidare i concetti e colmare eventuali lacune attraverso la consultazione di documenti che costituiscono le pietre miliari di determinati assiomi scientifici, oppure di mantenersi aggiornati sulle novità in ambito terapeutico e farmaceutico, nonchè sulle moderne apparecchiature a disposizione del personale ospedaliero..Essenziale sia  per tenere lezioni al passo con le recenti scoperte, sia per sviluppare, in tutta sicurezza sull'attendibilità delle fonti, elaborati e tesi di laurea.
Viste le premesse, la mia "indagine" personale si attesta su livelli decisamente meno impegnativi, tuttavia mi è servita per applicare i suggerimenti contenuti nei tutorial del professore ed entrare a piccoli passi nella realtà di PubMed.

Lo scorso mese mi sono appassionata alla lettura di un commovente romanzo, che racconta la storia triste e crudele di una facoltosa insegnante di neuropsicologia all'Università di Harvard, in Massachusetts, cui viene diagosticata una forma presenile di Alzheimer. Il decorso della malattia porta ad un inesorabile tracollo delle sue capacità mentali. "Perdersi", resa in italiano del titolo originale "Still Alice", oltre che coinvolgere dal punto di vista emotivo, tratta la patologia analizzandone attentamente tutti gli stadi di degenrazione in termini biochimici e specifici, cosa che non può lasciare indifferenti noi studenti di Medicina, ovvio. Per conferire credibilità alle sue digressioni Lisa Genova, autrice del libro, si avvale della sua esperienza professionale in neuropsichiatria e, titolare della stessa cattedra della protagonista, nella medesima università, segue nel dettaglio l'evoluzione della malattia.

Questo mi ha stimolato ad effettuare la ricerca in PubMed digitando "Alzheimer's disease" nella stringa che compare in alto alla pagina.



La quantità dei risultati ottenuti con un solo click è stratosferica: ben 78 896. Ma molti, ad una prima scorsa, trattano della malattia apparentemente in modo marginale, oppure si soffermano a sviscerare il meccanismo di processi biologici complessi, attinenti ad uno stadio particolare. In realtà, non avendo necessità di addentrarmi così a fondo nell'argomento, decido di imporre alla mia ricerca dei limiti, contrassegnando le caselline corrispondenti agli ambiti entro i quali desidero muovermi:
Dunque indico "humans" per identificare quegli articoli in cui l'oggetto di studio è l'uomo, "english" come lingua di preferenza e l'età dei pazienti affetti su cui sono stati svolti, verosimilmente, dei test clinici.


A dimostrazione di quanto sia complicato trovare al primo colpo quello che ci interessa, mi accorgo, scorrendo i titoli delle pubblicazioni, che non vengono menzionati casi di Alzheimer presenile. Cambio allora strategia, e digito nella stringa principale una nuova parola chiave: "early". Con questo accorgimento, il numero di risultati recuperati dal database si abbassa a 15 805, sempre troppi, ma sicuramente più "mirati".


Il mio obiettivo, tuttavia, era quello (finora implicito) di vedere se, nello sconfinato panorama di risorse rese disponibili da PubMed, ci fosse un qualche documento riconducibile all'autrice del libro. Perciò, mi accingo a sfruttare un servizio ancora più preciso; grazie all'opzione "Advanced" posso confezionare, nel SEARCH BUILDER, una richiesta maggiormente articolata: al tema base dell'indagine affianco informazioni che vi siano correlate, scegliendo tra gli ambiti proposti: autori, editori, titoli di giornali.


Scrivo il cognome dell'autrice seguendo le istruzioni del tutorial, per scrupolo aggiungo anche Harvard, e lancio la nuova domanda. Pressocchè istantaneamente, si apre la pagina con l'abstract di un programma in Neuroscienze le cui "coordinate" rispondono proprio alla mia richiesta: scritto da Genova L., Università di Harvard, Boston, Massachusetts. Incredibile la portata, l'estensione degli archivi di questo motore..uno strumento davvero miracoloso!!


Effettuare un'indagine di questo tipo comporta un briciolo di attenzione in più da rivolgere alla struttura del testo, per individuare a colpo d'occhio se l'articolo appartiene o meno a una specifica rivista, ad un autore ecc. In genere, l'impostazione della pagina appare così:


Purtroppo però, il documento che ho aperto non è accessibile, non posso perciò cimentarmi in una lettura integrale. 
Decido quindi di ripartire da  zero, orientandomi verso il "treatment" dell'Alzheimer, ossia le terapie oggi in uso, tematica anche questa affrontata nel romanzo.        

 Stavolta non punto ad avere dei risultati precisi, semmai voglio vedere in che forma si presenta un qualsiasi testo accessibile.    Lo trovo, notando l'icona allungata in alto a destra:

 L'abstract che scelgo ha pure il pregio di essere organizzato in maniera rigorosa, come richiede la stesura corretta di una sperimentazione scientifica: vi sono descritte le condizioni di partenza, i metodi usati e i risultati, per finire con le conclusioni. Un click su "free access" basta per visionare l'intera pubblicazione. 


Sapere, a grandi linee, come funziona PubMed è un'esperienza gratificante!! Mi ha fatto sentire meno persa e scoraggiata del solito nella navigazione sul web. Un punto di riferimento in più! :)

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